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presentazione del progetto al Museo Madre 

comunicato stampa

 

Gli esiti del laboratorio condotto da Eugenio Tibaldi tra marzo e dicembre 2015 con gli studenti del liceo-ginnasio G. B. Vico verranno presentati nel corso di una settimana di intense attività nella Sala delle Colonne al primo piano (area bar \caffetteria) del Museo Madre tra il 13 e il 18 gennaio 2016 (cfr. programma allegato). 

 

Mercoledi 13 gennaio 2016, ore 12:00, nella sala delle Colonne, avrà luogo il primo di questi eventi, preceduto da una visita guidata da parte degli studenti del Vico alle collezioni del Museo e alle opere prodotte dal laboratorio, e rivolta alla stampa e a studenti di altre scuole di Napoli.

 

Frutto di una convenzione tra la scuola e il Museo, stipulata sulla falsariga del decreto che incoraggia l’alternanza scuola-lavoro, e di un invito rivolto dal museo all’artista, questa ulteriore attività di contatto con il funzionamento di una prestigiosa istituzione culturale e di fruizione, dall’interno, dei suoi spazi espositivi, costituirà il coronamento dell’esperienza formativa per i ragazzi, nonché l’esito naturale ed auspicabile di qualsiasi progetto artistico che aspiri ad essere rilevante. Il progetto è stato fortemente voluto dalla dirigente prof.ssa Maria Clotilde Paisio ed elaborato nella sua componente didattica e formativa e coordinato dalle docenti Luciana Soravia, Giovanna Pastore e Ileana Passerelli.

 

Nella fase di preparazione allo svolgimento di questa catena di eventi, nell’arco dei mesi di novembre e dicembre, un gruppo di ragazzi ha portato a termine a scuola, coordinati da Eugenio Tibaldi, le opere concepite dall’artista con i materiali fotografici prodotti nelle incursioni\passeggiate nella città  (cfr. comunicato “a metà progetto” e della “fase finale”). Un altro gruppo, coordinato da Fabrizio Tramontano, ha messo a punto l’elaborazione dei testi e l’aggiornamento dei contenuti per la comunicazione del progetto nel corso del suo svolgimento, e nella fase finale al museo Madre. Nell’ambito di questa attività si è gestito il sito web, e la presenza nei social del progetto; si è portata a termine la redazione della cartella stampa e la composizione, infine, di un pieghevole\catalogo documentativo dell’intera esperienza. Parallelamente, si sono portate a termine le riprese in studio e a scuola, e il montaggio dei materiali video che porteranno alla produzione di un breve documentario (con Lorenzo Cioffi).

 

Il liceo-ginnasio G. B. Vico incontra il museo Madre.

Accompagnati dalle docenti Giovanna Pastore e Ileana Passarelli, il gruppo dei ragazzi che guideranno i visitatori all’interno delle collezioni del museo e alla fruizione delle opere prodotte dal laboratorio, hanno incontrato il 27 novembre la responsabile della didattica all’interno del museo (Marina Vinto) che li ha condotti  in visita alle collezioni. I ragazzi che lavorano invece alla comunicazione del progetto con Fabrizio Tramontano hanno incontrato l’11 dicembre la responsabile interna dell’ufficio stampa e la responsabile per la gestione del sito web e dei social del Museo (Luisa Maradei e Valeria Vacca). Nel corso di quest’incontro sono state descritte in dettaglio le modalità di redazione e i contenuti delle cartelle stampa e del sito web relativi alle mostre e alle attività in corso nel museo

Coordinati dall’artista, da Fabrizio Tramontano, dai docenti e dal personale del museo, un gruppo di ragazzi responsabili dell’allestimento della mostra delle opere prodotte nel laboratorio, procederà all’installazione il giorno 12 dei grandi velari\arazzi nella sala delle colonne;  dal giorno seguente con la presentazione del progetto, e fino a martedi 19, gli alunni della scuola che partecipano al progetto e i fruitori degli eventi (fino al 18) saranno coinvolti in una serie di attività secondo il programma allegato.

 

Il lavoro di Eugenio Tibaldi nel workshop al Vico è volto alla costruzione di una psicogeografia dei luoghi. L’artista  ha fatto compiere agli studenti e agli accompagnatori adulti (professori del liceo e volontari) una serie di “derive situazioniste” nei quartieri del centro storico della città. Attraverso l’osservazione e la riproduzione fotografica e in video col cellulare di tutti gli elementi che compongono i fronti stradali e gli spazi immediatamente ad essi pertinenti,  si è voluto sollecitare negli studenti una maggiore consapevolezza dei processi e delle relazioni che caratterizzano gli ambiti informali (e per contrasto, anche quelli formali) nelle strade del centro storico di Napoli, e per estensione di qualsiasi altra città del sud del mondo:

 

I grandi arazzi rappresentano, dunque, una “sorta di lavoro generale che ha unito le sensibilità ed i punti di vista di tutti i ragazzi coinvolti, i loro sguardi, come tessere di un puzzle totale che cerca di raccontare il rapporto fra la città di Napoli e le dinamiche che ne regolano l’estetica in alcune sue aree centrali.

L’intento è quello di distogliere lo sguardo dal singolo elemento e restituire un’immagine globale in grado di raccontare il fenomeno sociale ed estetico che si sviluppa in una sorta di super-immagine impossibile in quanto tale ma reale a livello percettivo. Un grande ricamo traforato nella carta fragile ed imponente che si pone come filtro di visione sulla perfezione dello spazio espositivo e sulla vita formale. Una sorta di lente che chi vive a Napoli è abituato a indossare ma finisce con il non percepire più”. (Eugenio Tibaldi)

 

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